Giro d’Italia 2019, Presentazioni Squadre: UAE Team Emirates

Privata di ambizioni di classifica, la UAE Team Emirates può comunque essere protagonista al Giro d’Italia 2019. Con l’assenza di Fabio Aru la selezione della formazione emiratina è stata sostanzialmente stravolta dopo aver convinto Fernando Gaviria a fare della Corsa Rosa un obiettivo centrale della sua stagione. Già vincitore di quattro tappe e della Maglia Ciclamino nel 2017, il colombiano si presenta al via di Bologna dopo un anno di assenza e con grandi ambizioni. Rispetto a due anni fa la squadra è meno appariscente, ma il 24enne di La Ceja resta chiaramente uno dei grandi nomi dello sprint di questa edizione e ci si aspetta molto da lui.

La UAE comunque non è solo Gaviria. Nelle tappe in cui non si lavorerà per una volata restano altre opzioni valide per mostrare la maglia. Prima di tutto c’è Diego Ulissi, apparso in buona forma alla Freccia Vallone, conclusa in terza posizione, e che della Corsa Rosa nel tempo ha fatto il suo terreno di caccia preferito. Con sei successi parziali ottenuti in carriera è uno dei cacciatori di tappe più prolifici del gruppo e vorrà aumentare il suo bottino in questa edizione, in cui non mancano le tappe adatte a lui. Che sia con una fuga da lontano o giocandosela in un gruppo ristretto, il livornese avrà le sue occasioni per brillare anche in questa edizione.

Per le salite c’è anche Valerio Conti, che potrebbe avere quest’anno la grande occasione per emergere. Lo scalatore laziale è apparso in questi anni tra i gregari più preziosi della squadra, ma già da inizio stagione ha mostrato segnali interessanti di poter portare a casa qualche buon risultato anche in prima persona. Anche lui a suo agio con le fughe a lunga gittata, potrebbe approfittarne ancora, non solo per un successo parziale, ma anche pensando ad un discreto piazzamento nella generale. Discorso assolutamente simile per un corridore che ha già dimostrato in passato di poter ottenere entrambe: quel Jan Polanc che nel 2015 conquistò una tappa sull’Abetone per migliorarsi poi nel 2017, quando si impose sull’Etna e poi, diligentemente, corse per conquistare un bell’11° posto finale. Difficile ripetersi, ma le qualità, fisiche e mentali, almeno per una tappa, ci sono.

Il resto del team è soprattutto al servizio dei capitani di giornata, per Gaviria in primis. Tuttavia, se per Tom Bohli e Marco Marcato sembra realisticamente difficile trovare spazio, chiusi nel loro prezioso ruolo di passisti veloci, chissà che anche Simone Consonni o Juan Sebastian Molano non possano ritagliarsi una fetta di gloria. Alla partenza sono preziosi vagoni del treno del colombiano, ma possono essere a loro volta in grado di gettarsi nella mischia se le circostanze lo dovessero permettere. In caso di problemi dell’uomo di riferimento, o in qualche tappa più impegnativa, potrebbero provare a far valere in prima persona il proprio spunto veloce.

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